Il punto della legge

Riflessioni e informazioni legali, spiegate in maniera semplice.

20 ottobre 2010

Passaggio da Telecom a Fastweb: linea disattivata, servizio mai attivato ma le bollette arrivano comunque!


Pubblico questo altro caso veramente paradossale, che riguarda la portabilità di un numero da Telecom a Fastweb.
La linea telefonica viene staccata subito dopo la richiesta di portabilità, ma mai più riattivata!
In compenso per ben otto mesi Fastweb fattura il servizio, a condizioni diverse dalle condizioni economiche descritte dall'agente di zona.
Il caso è stato risolto con l'ottenimento dello storno di tutte le bollette ingiustamente emesse e con il pagamento di un congruo indennizzo da parte di Fastweb
Se hai subito un disservizio simile,  non esitare a contattarmi a questo indirizzo o a descrivermi il tuo caso usando il form alla fine di questo post. Farò una veloce valutazione del tuo caso, totalmente gratuita.

Abito in provincia di Catania. Nel mese di ottobre 2008 mio marito ha aderito ad una proposta di un rappresentante fastweb di zona, che prevedeva il pagamento di un canone mensile di 19.90 euro se fossimo passati da telecom a fastweb.
Quì inizia l'odissea. Da subito ci viene disattivato il servizio telefonico.
Dopo diversi giorni di attesa viene un tecnico fastweb che installa un modem che avrebbe dovuto consentire l'attivazione del servizio.
Questa attivazione però di fatto non avviene: non posso effettuare nemmeno una telefonata, in un periodo per me delicatissimo, visto che mi trovavo al terzo mese di una gravidanza a rischio.
Il servizio non è attivato, in compenso arriva una bolletta non di euro 19.90, come concordato ma di oltre 60 euro.
Chiedo l'annullamento della bolletta, inviando un fax. Nessuno si degna di rispondermi.
Quando chiamo (da un altro telefono naturalmente) il 192193 mi dicono che proprio il mancato pagamento di questa bolletta impedisce l'attivazione del servizio, pur non avendo effettuato alcuna telefonata.
Effettuiamo questo primo pagamento.
Passano i giorni e nessuno ci contatta; su nostra richiesta vengono, a più riprese diversi tecnici che ogni volta ci assicurano che di lì a qualche giorno sarebbe stato attivato il servizio, ma questo non avviene.
Passano altri due mesi, arriva una ulteriore bolletta, stavolta in ritardo; chiedo spiegazione al 192193 e mi dicono che proprio il ritardo nel pagamento della bolletta impedisce l'attivazione del servizio.
Paghiamo anche quest'altra bolletta.
Continua così per altri ...4 mesi: le bollette arrivano sempre, (inspiegabilmente, visto che non abbiamo fatto neanche una telefonata) in ritardo di diversi giorni, sicchè ogni volta che chiedo spiegazioni, mi dicono che proprio il ritardo nel pagamento delle bollette impedisce l'attivazione del servizio. é un cane che si mode la coda.
Alla nostra ennesima lamentela, un operatore telefonico che, sentito il caso paradossale, si mette nei nostri panni, spiega a mio marito telefonicamente una procedura; mio marito preme alcuni tasti e finalmente posso effettuare n. 2 telefonate, ma inspiegabilmente dopo 1 o 2 giorni tutto torna come prima: non si può più telefonare; possiamo solo ricevere telefonate e possiamo telefonare (stavolta dal nostro apparecchio) unicamente al 192193; chiedo chiarimenti ancora una volta un operatore molto sgarbato taglia corto, mi comunica che non risultano pagate due bollette (l'ultima delle quali arriverà solo dopo una settimana) nel frattempo infatti sono passati più di otto mesi.
Su mia insistenza questo operatore mi comunica il numero di fax al quale trasmettere il pagamento delle bollette.
Appena chiudo la cornetta mi accorgo che ci è stata tolta anche la possibilità di ricevere telefonate. Faccio questi ulteriori pagamenti (per non perdere i soldi pagati fino a quel momento inutilmente), tempestivamente facciamo il fax e .... ancora una volta nessuna attivazione!
Chiamiamo (da un altro telefono) per sapere cosa fosse successo. Ci rispondono che, visto che avevano rilevato il mancato pagamento di queste due bollette (una sarebbe arrivata, peraltro solo dopo una settimana), avevano pensato bene di "risolvere il contratto".



Conclusione: abbiamo in tutto pagato oltre 500 euro a vuoto; il danno economico non solo per le 500 euro pagate ma anche per essere stati privati di un servizio essenziale (perchè l'unica cosa che hanno fatto subito è stata disattivarci il servizio con la telecom) per così tanti mesi; inoltre cosa per me ancora più importante avendo inviato le bollette in ritardo quest sono state pagate in ritardo e nel momento in cui io avrò bisogno di un prestito, un muto o quant'altro probabilmente non mi verrà concesso perchè questo tipo di ritardi fa scaturire la qualifica di "cattivo pagatore" nei controlli incrociati che le banche fanno prima di elargire prestiti. Il danno quindi e la beffa per eesere stati presi in giro!


Spero che possiate aiutarmi ed indicarmi come associarmi a quanti volessero agire contro fastweb. Grazie





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19 ottobre 2010

Modem Fastweb non funzionante: come ottenere la sostituzione gratuita e il risarcimento per disservizio


Pubblico la mail di un utente che mi ha segnalato un suo problema relativo all'intervento a pagamento dei tecnici Fastweb per un problema al modem.
Il caso è stato risolto facendo sostituire il modem senza il pagamento dei tecnici e ottenendo un risarcimento per il disagio dovuto al disservizio per l'assenza del collegamento a internet. Se (ahimè) hai riscontrato problemi simili,   non esitare a contattarmi a questo indirizzo o a descrivermi il tuo caso usando il form alla fine di questo post. Farò una veloce valutazione del tuo caso, totalmente gratuita indicandoti se e come vale la pena di agire.

"Vorrei segnalarle un problema sorto con l'assistenza tecnica Fastweb. Una decina di giorni fa la connessione a internet è sparita : il mio computer segnalava la mancanza della connessione di rete,il cavo di rete risultava essere scollegato,anche se non lo era.
Nella prima telefonata a Fastweb l'operatore mi suggerisce di chiamare il mio tecnico di fiducia per escludere che sia il cavo,sia la mia scheda di rete fossero guaste e mi dice che da un loro controllo risultava tutto a posto.
Chiamo il mio tecnico che cambia la scheda di rete,cambia il cavo,apre il pc,cambia porta di entrata nel modem di Fastweb, spegne e riaccende il modem...niente da fare.
Richiamo la fastweb che mi dice che secondo loro la linea funziona e che se voglio faranno uscire i loro tecnici A PAGAMENTO,io rispondo che farò l'ultima prova col mio tecnico sostituendo il loro modem con un altro e mi farò sentire.
Il  mio tecnico sostituisce il modem e come per miracolo il computer riconosce il cavo di rete collegato. Richiamo la Fasweb che non ci crede,vuole fare uscire assolutamente i suoi tecnici A PAGAMENTO (se non ricordo male 79 Euro all'ora) e se proprio ci tengo faranno una segalazione,ma non mi assicurano che sarò contattata. Intanto continuo a pagare il contratto Flat senza usufruire di internet.
Non so come comportarmi,non vorrei cedere al ricatto e dover pagare per un'assistenza tecnica inutile"



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9 ottobre 2010

Danno da vacanza rovinata: l'importanza (anche legale) di leggere gli opuscoli




Non so a voi, ma a me entrare in un'agenzia viaggi fa sempre l'effetto di varcare la soglia di uno spazio fantastico, da sogno: spiagge bianchissime e assolate, atolli cristallini, palme e destinazioni esotiche fanno da contorno a resort esclusive e ti spingono a volare subito verso questi posti da sogno dove finalmente dimenticare la noiosa routine quotidiana.
Ebbene dietro queste immagini patinate potrebbero nascondersi delusioni, stress e arrabiature, se qualcosa dovesse andare storto.
E, dalle innumerevoli proteste, reclami che si possono leggere online o alscoltare da amici, purtroppo l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Per fortuna, abbiamo molti strumenti per difenderci da questi imprevisti.
Il primo, più importante ed economico è... informarsi!
Per quanto scontato possa apparire, una enorme parte delle controversie con agenzie viaggi e tour operator sono dovute a patologie nate prima della prenotazione, durante il delicatissimo momento dello scambio di informazioni che (dovrebbe) avvenire tra cliente e agenzia.
Esempio: se nell'opuscolo si legge "struttura di recentissima costruzione" o frasi simili, siamo proprio sicuri che ci ritroveremo in un resort nuovissimo, o piuttosto in un cantiere di lavori in corso?
Se troviamo la rassicurazione che la camera è posta "lato mare", potremo godere di una bellissima vista? Oppure scopriremo che la stanza ha solo un lucernaio per il ricambio aria?
E dunque dobbiamo fare grande attenzione a ogni singola parola dell'opuscolo, depliant o pagina internet prima della prenotazione. Laddove un termine o un'espressione non ci convince appieno, non esitiamo a chiedere chiarimenti al responsabile, possibilmente facendoceli confermare per iscritto.
Eviteremo in questo modo ogni sorpresa (che in vacanza sono raramente piacevoli...).
Infine una nota normativa: l'importanza dello "scambio informativo" è sancita più volte dalla legge.
Ad esempio l'art. 87 del codice del consumo, nel trattare dei pacchetti turistici (la foma di vacanza più comune in  Italia) prescrive che le agenzie o tour operator forniscano  al cliente le informazioni necessarie all'organizzaione del viaggio  prima della conclusione del contratto (che solitamente coincide con la prenotazione).
E se quest'obbligo non viene rispettato agenzie e tour operator vanno incontro a gravi conseguenze (se citate davanti al giudice), come il probabile riconoscimento dell'inadempimento ex. art. 1218 codice civile, nel caso in cui le informazioni non fornite siano talmente importanti da impedire al cliente la corretta valutazione circa il pacchetto prenotato (ad esempio se l'agenzia omette di informare in tempo sugli obblighi di profilassi sanitaria, come la vaccinazione, necessari per una data destinazione esotica).
Ovviamente a questo dovere a fornire informazioni dell'agenzia corrisponde il nostro diritto a pretenderle.

Impariamo a farlo rispettare: informazioni puntali e complete sono il nostro migliore strumento per garantire il successo della nostra vacanza.

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7 ottobre 2010

Disdetta non ricevuta, Fastweb continua a fatturare


La disdetta non viene recepita.

Moltissimi utenti hanno lamentato questo problema.

Decidevano di disdire il servizio Fastweb, inviavano il recesso tramite raccomandata con avvviso di ricevimento, ma Fastweb non reagiva.

Continuava, insomma a fatturare il servizio come se non avesse mai ricevuto la raccomandata!

Molti degli utenti, inoltre, tentavano di contattare il servizio clienti, tramite tutti i mezzi: numero assistenza clienti, fax, altre raccomandate, senza tuttavia riuscire a venirne a capo.

E' stato necessario il mio intervento, tramite il contatto diretto con l'ufficio conciliazioni di Fastweb, che ho aperto con la mia associazione Infoconsumatori, per far recepire la volontà di recedere del cliente e giungere finalmente al risultato voluto.

Una volta preso contatto, peraltro, in Fastweb sono sempre stati molto corretti nell'applicare il recesso sin dal momento della sua formulazione (quindi dalla data della prima raccomandata) stornando le fatture successive restituendo quanto eventualemente già pagato, e spesso erogando anche un indennizzo per il disagio subito.

Ti sei trovato anche tu in questa condizione? Hai bisogno di aiuto per far valere il tuo recesso?

Scrivimi una mail descrivendo brevemente il tuo caso e, se possibile, mandandomi copia della tua ultima bolletta. Ti risponderò subito dicendo se posso aiutarti e come.

4 ottobre 2010

La notificazione degli atti si perfeziona al momento della consegna all'ufficio notificatore




Il principio è sancito dalla sentenza 477 del 26 novembre 2002 della Corte Costituzionale, ed è stato poi esteso dalla giurisprudenza a ogni forma di notificazione (inclusa quella a mezzo posta).
In realtà i momenti perfezionativi della notificazione sono 2:

1) per il notificante: al momento in cui compie le formalità imposte dalla legge (es. consegna dell'atto all'ufficio notificante)
2) per il destinatario: al momento della ricezione dell'atto, come attestata dal avviso di ricevimento. Con la conseguenza che se la legge impone al destinatario un termine, questo decorre solo dalla data del ricevimento.