Il punto della legge

Riflessioni e informazioni legali, spiegate in maniera semplice.

16 settembre 2009

Se ho dato disdetta della prenotazione della camera d'albergo, posso riavere indietro i soldi?


DOMANDA: Ho prenotato questa estate un camera in un hotel pagando l'intera cifra richiestami tramite bonifico. 15 giorni prima della prenotazione ho contattato l'albergo per disdire la prenotazione e riavere indietro i soldi. L'albergatore si è rifiutato, trattandomi anche male. Che posso fare?

RISPOSTA: Nel caso descritto il lettore e l'albergo hanno stipulato un contratto (seppur non scritto) nel momento in cui il lettore ha effettuato e pagato la prenotazione.

E, in mancanza di clausale specifiche approvate (seppure oralmente) dalle parti, il contratto così stipulato non prevede diritto di recesso (cioè di disdire la prenotazione e avere i soldi indietro) a favore del cliente.

Qualsiasi contratto infatti, di regola, vincola entrambe le parti all'adempimento delle rispettive prestazioni (pagare per il cliente e fornire la camera per l'albergatore), salvo casi particolari e in assenza di clausola di recesso.

Se le parti non prevedono la possibilità di recedere, l'unica possibilità per il cliente di non pagare la camera la ricaviamo dalla lettura dell'art. 1326 del codice civile, in base al quale il contratto si conclude nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte.

Quindi nel caso in esame, è pacifico che se il cliente disdice la prenotazione prima di conoscere l'accettazione dell'albergo, egli avrà diritto alla restituzione della somma versata, perché non c'è alcun inadempimento contrattuale (non esssedosi ancora concluso il contratto).

Ma che succede nel caso (come quello proposto dal lettore) in cui la disdetta avviene dopo l'accettazione dell'albergo?

Poichè, in base al citato ar. 1326, il contratto si è concluso, il lettore sarà comunque tenuto all'adempimento della sua prestazione (il pagamento del prezzo della camera).
In realtà quello in esame è un caso limite, poichè solitamente l'albergatore indica le condizioni della somma versata all'atto della prenotazione (solitamentel'albergo restituisce i soldi se il cliente dà disdetta almeno 48 prima ).

Le condizioni, inoltre, vengono spesso pubblicate sul sito internet dell'albergo, quindi è sempre opportuno verificare, o, in ogni caso, chiedere delucidazioni sulle condizioni all'atto della prenotazione.

Se poi, come in questo caso, l'albergo non indica le condizioni nè sul sito nè in altro modo possiamo tentarr un'altra strada: verificare gli "usi e consuetudini" pubblicati dalla Camera di Commercio della provincia in cui si trova l'albergo.

L'art. 1340 prevede, infatti, che le clausole d'uso si intendono inserite nel contratto, in assenza di diversa indicazione delle parti.

Spesso questi "usi" prevedono che, se il cliente non può più usufruire della camera prenotata per la quale abbia versato un anticipo, deve darne comunicazione entro le ore 12 del giorno precedente all'arrivo per avere diritto alla restituzione della somma pagata.

Tuttavia se gli usi nulla prevedono al riguardo, il cliente non potrà chiedere indietro la somma anticipata.

Dunque la regola d'oro è: chiedere sempre le condizioni di prenotazione prima di pagare, eventualmente negoziarle (è sempre possibile, checchè ne dica l'albergatore) e preferibilmente farsele confermare per iscritto.

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3 settembre 2009

Risarcimento e disdetta contro Fastweb


Ultimamente mi è capitato di affrontare alcune tematiche di tutela del consumatore contro Fastweb.

Nel post precedente ho spiegato cosa può fare il consumatore pe riniziare a tutelarsi da solo.
In questo post, invece, illustro un'altra possibilità: rivolgersi a una associazione o ente di tutela dei consumatori.

Collaborando con il blog consumatori.myblog.it, infatti, ho avuto contatti con l'ufficio soluzione controversie di Fastweb, purtroppo non disponibile al consumatore ma solo alle associazioni e enti di tutela del consumo.

Dico purtroppo perchè la loro disponibilità e competenza (sono stati molto veloci, finora) mi ha permesso finora di raggiungere accordi transattivi soddisfacenti per le parti coinvolte.
Per chiunque volesse approfittare di questa "corsia preferenziale" è possibile contattare la redazione del blog consumatori.myblog.it (o altra associazione dei consumatori) oppure direttamente me alla mail quarantavitale@gmail.com oppure ai n. 329 42 61 062 o 0875 705 442 o su su skype (aadimolise),
  usando il form alla fine di questo post per una prima consulenza e valutazione assolutamente gratuita del caso. Se il problema può essere risolto positivamente, allora si prospetta al cliente l'eventuale intervento di assistenza, che prevede un modesto compenso (di solito una percentuale sul risarcimento effettivamente ottenuto) solo in caso di soluzione positiva per il cliente.
Se l'intervento non è risolutivo, nulla sarà dovuto (avremo lavorato gratis).

I casi proposti e affrontati finora sono troppo numerosi per elencarli tutti. Riporto di seguito alcuni di quelli già risolti o in fase di soluzione:

caso 1)
La ditta cliente, che in passato aveva già attivato una utenza business, incontra un agente Fastweb, che la induce a a stipulare un nuovo contratto che le avrebbe garantito, tra i vari vantaggi, il passaggio dall'utenza business a una residenziale (più economica) e il mantenimento dei numero telefono e fax fastweb già attivi.








Dopo la firma del contratto la ditta cliente viene contattata dal servizio clienti Fastweb che le comunica che le nuove offerte non potevano essere attivate e che l'agente le aveva riferito cose inesatte. Poco giorni dopo, alla ditte cliente viene staccata linea dati, fax e telefono. Impedendole di condurre la sua attività professionale.

Soluzione raggiunta tramite l'intervento di info@consumatori: alla ditta cliente vengono riattivati i numeri staccati e vengono migliorate le condizioni contrattuali e tariffarie, con un risparmio per il primo anno di oltre l'80% e per gli anni successivi del 50%.

Caso 2)
il cliente, dopo aver verificato delle incongruenze in fattura, decide di disdire l'abbonamento inviando raccomandata a/r. Fastweb non distacca la linea se non dopo circa un anno dall'invio della raccomandata e chiede ciononostante al cliente il pagamento del servizio fruito dal momento della disdetta all'giorno dell'effettivo distacco (avvenuto dopo un anno).

Soluzione raggiunta tramite l'intervento di info@consumatori: al cliente vengono annulate le fatture successive all'invio della disdetta e relativo al servizio fruito ma non richiesto


Caso 3)
Il cliente attiva insieme all'abbonamento voce e dati anche il servizio chiavetta internet, per navigare in mobilità a un prezzo vantaggioso. La chiavetta però si collegava in roaming e non direttamente alla rete Fastweb senza alcun avviso.
Per questo motivo il cliente si è visto addebitare una fattura da circa 500 € anzichè 9 €.

Soluzione raggiunta tramite l'intervento di info@consumatori: al cliente viene annullata la fattura che gli addebitava traffico dati in roaming.

Caso 4)
Alla ditta cliente viene proposto a settembre 2008 di passare a Fastweb approfittando dell’offerta ‘My Business – Parla e naviga sempre’. 19,90 € al mese anziché 59,90, per una durata di 6 mesi,e linea aggiuntiva e wireless gratis, con mantenimento del proprio numero Telecom. Il mantenimento del numero era molto importante, in quanto pubblicizzato su insegna, bigliettini da visita e volantini, nonché conosciuto da clienti e fornitori. L’attivazione avviene ad ottobre, con 2 numeri nuovi diversi. Telecom continua ad inviare bollette fino a gennaio 2009. Le fatture Fastweb arrivano con addebiti di 59,90 € al mese anziché all’offerta di 19,90 €. Al numero verde non risponde nessuno. Il caso viene risolto con lo storno degli importi fatturati in eccesso, l'annullamento del contratto Fastweb e il ritorno in Telecom con recupero del vecchio numero, senza costi.

Caso 5)
Il cliente chiede la portabilità del suo numero di casa da Telecom a Fastweb.
La linea telefonica viene staccata subito dopo la richiesta di portabilità, ma mai più riattivata!
In compenso per ben otto mesi Fastweb fattura il servizio, a condizioni diverse dalle condizioni economiche descritte dall'agente di zona.
Il caso è stato risolto con l'ottenimento dello storno di tutte le bollette ingiustamente emesse e con il pagamento di un congruo indennizzo da parte di Fastweb.





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